Annales_5:Si vis pacem para bellum

Annales_5

Posted by Massimo Meridio On lunedì 26 marzo 2012 0 commenti

È intento di Ennio, consapevole dell'importanza di questa storia, far capire ai romani che:
L'importanza dell'arte che per qualunque società deve esserer sacra,intoccabile e autonoma;
L'intellettuale che la pratica è altrettanto sacro ed esige rispetto.
Ma il poemio del VII libro è più importante "Sull'argomento scrissero altri in versi con cui una volta cantavano i Fauni e i Vati, poiché né alcuno era salito sui colli delle Muse, né alcuno prima di me vi fu che fosse amante del sapere poetico...né alcuno ebbe mai il sogno, prima di averla appresa, la conoscenza della sofia, quella che da noi si chiama sapientia... noi abbiamo osato dischiudere...
Questi versi hanno un significato molto vincolante per tutti i letterati che sono venuti dopo:
Quando si dice che l'artista Ennio scrive in un modo nuovo e non come cantano i Fauni, si vuole criticare Nevio e il suo saturnio, considerato tecnicamente un metro inferiore all'esametro, adoperato da Ennio con grande perizia e diffuso da lui presso tutti gli intellettuali romani;
Anche il richiamo alle Muse e alla conoscenza della sapientia vogliono comunicare ai romani che anche nella loro società l'intellettuale dev'essere rispettato e che inoltre è giunto il momento di distinguere la prosa dalla poesia, cosa che a Roma non sarà mai accettata a fondo.

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