Letteratura latina _12:Si vis pacem para bellum

Letteratura latina _12

Posted by Massimo Meridio On martedì 27 marzo 2012 0 commenti

Questa età vanta la straordinaria figura di Marziale, il maggiore scrittore latino di epigrammi, dalla inesausta inventiva e anch'egli interprete, come Plinio il Giovane, ma su un altro piano, della società romana contemporanea. Documenta il sempre dominante gusto retorico e diatribico anche il maggior scrittore di satire dopo Orazio, Giovenale, che espresse in forme violente lo sdegno del provinciale per il degrado morale della metropoli.
Tra i numerosi storici spicca Tacito, il maggiore storico latino dell'età imperiale, che con un linguaggio denso, volutamente asimmetrico e vicino ai confini della poesia, di impianto non ciceroniano, tracciò un bilancio amaro del primo secolo dell'età imperiale, vagheggiando, pur nella coscienza di un impossibile ritorno, i valori politici e morali dell'età repubblicana. Diversa tempra di storico, ma grande felicità narrativa tra curiosità e pettegolezzo e puntualità nell'informazione, rivela Svetonio col De vita Caesarum (conosciuto col titolo Le vite dei dodici Cesari), dal carattere aneddotico ed erudito.

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