Satyricon (Petronio)_6:Si vis pacem para bellum

Satyricon (Petronio)_6

Posted by Massimo Meridio On lunedì 26 marzo 2012 0 commenti

Anche per quanto riguarda lo stile possiamo parlare di pastiche perché egli usa un latino popolare e talora scorretto tipico dei liberti, mantenendo toni bassi e un lessico ricco di volgarismi.

« Quid me constricta spectatis fronte Catone,
damnatisque novae simplicitatis opus?
Sermonis puri non tristis gratia ridet,
quodque facit populus, candida lingua refert.  »

« Perché guardate me con fronte aggricciata, o Catoni,
e censurate un'opera di inedita schiettezza?
Qui ride la grazia ilare d'un parlar puro,
e la lingua verace riporta quello che fa il popolo.  »
(Petronio, Satyricon, CXXXII, 15 )
Il carattere realistico del Satyricon interessa tutti i livelli descrittivi: degli ambienti, dei personaggi e del loro sistema dei valori. Lo stesso Petronio dichiara apertamente la sua tecnica narrativa al capitolo 132 dell'opera: rappresentare con linguaggio schietto e distante da moralismi tutti gli aspetti della vita quotidiana del ceto medio-basso.
L'esempio emblematico è costituito dalla Cena, dove il realismo descrittivo ha il suo culmine con la rappresentazione del comportamento e dello stile di vita dei liberti ospiti di Trimalchione.


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