Letteratura latina _13:Si vis pacem para bellum

Letteratura latina _13

Posted by Massimo Meridio On martedì 27 marzo 2012 0 commenti

L'età degli Antonini (II secolo d.C.).

Il secolo si aprì nell'ordine politico e militare di Traiano e Adriano e si chiuse con l'anarchia militare che precedette i Severi. Il linguaggio letterario manifesta il declino della spiritualità romana in corso. Se nell'età di Cesare e di Cicerone il centro ideale della pagina letteraria era il periodo dalla complessa architettura (segno di ordine razionale e di fiducia in quell'ordine), e se nell'età di Seneca, col suo gusto anticlassico, il centro era il periodo breve e sentenzioso, centro ideale della pagina divenne ora la parola, il cui culto retorico ed erudito esprimeva la disintegrazione della spiritualità. Sarebbe stato il cristianesimo, con la sua forza trascinante, a ridare vitalità alla cultura latina.
Il II secolo manifesta in più casi un gusto arcaizzante: ama le parole antiche, ma il passato non è attivo; e l'irrazionalismo si accompagna al recupero un po' rigido della parola di un tempo. L'imperatore Marco Aurelio esprime non tanto il vecchio ideale della ragione al potere quanto l'abito mentale di un mistico: suggestivi, al riguardo, sono i suoi Ricordi.
Comparve in questo periodo la figura dell'intellettuale itinerante, a metà tra il maestro di retorica e il mago. Tale è il romanziere Apuleio, autore delle Metamorfosi o L'asino d'oro (titolo, il secondo, invalso nelle traduzioni), affascinante narrazione romanzesca e fantastica (vi è contenuta anche la celebre novella di Amore e Psiche). L'amore per la parola, specie se rara e antica, si affianca al gusto erudito e antiquario, fonte per noi di notizie preziose. Tali sono le Noctes Atticae (Le notti attiche) di Aulo Gellio. Un giocoliere della parola è invece il retore Frontone. Amore per la grazia e la musicalità della parola, non senza leziosità sentimentale, manifestano i cosiddetti "poeti novelli", alla cui sensibilità si accosta l'anonimo autore del Pervigilium Veneris (Vigilia della festa di Venere).

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