Letteratura latina _23:Si vis pacem para bellum

Letteratura latina _23

Posted by Massimo Meridio On martedì 27 marzo 2012 0 commenti

TITO E DOMIZIANO:

Vespasiano regnò per dieci anni (69-79). Gli successe il figlio Tito che regnò per breve tempo (79-81), ma lasciando un ricordo molto positivo. Alla successione Tito non godeva del favore dell’opinione pubblica a causa del suo passato “libertino” e della durezza con cui represse una congiura. Diventato imperatore, dimostrò una notevole competenza amministrativa, generosità e affabilità verso i bisognosi e durante il suo regno no ci furono condanne a morte, per questo viene ricordato come un imperatore saggio e virtuoso. In politica estera, Tito, promosse le prime campagne militari verso il nord della Britannia affidandole a Giulio Agricola. Fu completata la costruzione del Colosseo. Durante il suo principato l’eruzione del Vesuvio nel 79 distrusse la città di Pompei e nell’80 un violento incendio distrusse molti quartieri di Roma, a questo seguì un epidemia che causò molte vittime. Vespasiano si dimostrò ancora una volta un principe saggio e generoso in quanto intervenne finanziando le opere di ricostruzione. Quando Tito morì per una malattia gli successe il fratello Domiziano che regnò dal 81 al 96. Domiziano fu un princeps assolutista in quanto tentò di instaurare la subordinazione del Senato e pretese di essere chiamato “signore e dio”. Aumentò il salario a soldati e pretoriani per garantirsi il loro appoggio. Tutto ciò lo portò ad un duro scontro con l’aristocrazia senatoria dando luogo ad una serie di violenze. In politica interna amministrò con cura le provincie e tutelò l’agricoltura italica in grave crisi istituendo misure “protezionistiche”; mentre in politica estera intraprese campagne di espansione e di consolidamento fortificando la zona tra il Reno e il Danubio e continuando la conquista della Britannia. Nel 96 Domiziano cadde vittima di una congiura di aristocratici.
Vita culturale e attività letteraria dell’età dei Flavi:
Vespasiano era ben istruito fornito di una notevole cultura e capacità oratoria. Scrisse dei Comentarii sulle sue gesta presentandosi come il restauratore della concordia, della pace e della prosperità. Prese importanti iniziative in campo culturale promuovendo la scuola pubblica, aprendo una biblioteca nel Foro della Pace e iniziando la costruzione del Colosseo. Egli, inoltre, finanziò retori greci e latini, tra cui Quintiliano, ma anche poeti, artisti e attori tragici. Anche Tito ebbe un ottima formazione culturale e si interessò alla poesia, alla musica e alla arti figurative. Anche Domiziano fu molto interessato alle lettere, infatti scrisse poemi epico-storici. Egli istituì nuovi ludi con concorsi letterari. Domiziano, però, non ebbe buoni rapporti con gli intellettuali data la sua smania di adulazione e la negazione della libertà di pensiero e di espressione, tanto da dare inizio alla persecuzione di scrittori e filosofi. Anche vespasiano aveva espulso i filosofi.

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