Letteratura latina _15:Si vis pacem para bellum

Letteratura latina _15

Posted by Massimo Meridio On martedì 27 marzo 2012 0 commenti

Fedro si propone come scopo, dichiarandolo nel prologo, di divertire, ma al tempo stesso di monēre, cioè ammonire, consigliare, proponendosi in questo modo di realizzare quella mescolanza di diletto e utilità che Orazio indicava come obiettivo di ogni poeta. Questo duplice intento, di “correggere gli errori degli uomini” e di “dar piacere all’orecchio”, viene ribadito anche ne prologo del II libro, nel quale ribadisce la sua dipendenza da Esopo, ma precisa di voler aggiungere qualcosa di suo, oltre a ciò che trova nel modello, “in modo che la varietà degli argomenti rechi diletto a chi legge”. La varietas e la brevitas risultano in effetti i capisaldi della poetica fedriana. La varietas è data dall’intento di superare gli schemi ripetitivi della favola animalesca, e si manifesta chiaramente nel passaggio dal I libro, quasi interamente dominato dagli animali parlanti, ai successivi, in cui compaiono spesso altri personaggi. Protagonisti di numerosi aneddoti sono Esopo, Socrate, divinità dell’Olimpo, personaggi mitologici; troviamo inoltre alcune storielle e raccontini non fantastici ma realistici. Poco numerosi ma molto interessanti sono gli aneddoti storici di ambientazione romana, che hanno per protagonisti Pompeo Magno e due imperatori  contemporanei di Fedro: Augusto e Tiberio. La varietas è dunque il criterio a cui Fedro si appella per rinnovare, almeno in parte, il genere tradizionale attuando per questa via l’aemulatio del modello. L’emulazione non si esercita però soltanto con l’ampliamento dei contenuti, ma anche nel campo delle scelte formali. Fedro, infatti, pur adottano uno stile semplice, adeguato agli argomenti non elevati, non rinuncia alla cura e all’elaborazione stilistica, ma si attiene al criterio della brevitas, ossia alla capacità di condensare in breve i contenuti  narrativi e gli insegnamenti morali, così da ottenere l’attenzione e il consenso dei lettori grazie alla stringatezza e alla tensione stilistica. La brevitas si manifesta specialmente nei dialoghi scritti in un linguaggio colloquiale che talvolta assume movenze efficacemente realistiche.

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